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Milan, problemi con l'area Citroen al Portello per il nuovo stadio

Lo spazio della Citroen è di proprietà di un avversario diretto del Milan e la concessionaria ha un affitto di 18 anni. Si allontana lo stadio?

Mancano venti giorni alla decisione di Fondazione Fiera sul futuro del Portello. In campo tre progetti: quello dello stadio del Milan, ma anche due progetti alternativi, il Magnete di Prelios e Milano Alta di Vitali. Il comitato "No Stadio Al Portello" fa di tutto per "tifare" (visto che siamo in tema calcio) per i concorrenti della società rossonera, che è anche il competitor con i maggiori ostacoli da superare. Se infatti lo stadio è certamente il progetto con maggiori "garanzie" dal punto di vista degli incassi a medio-lungo termine, il progetto prevede di utilizzare anche i 15 mila metri quadri della Citroen di via Gattamelata, che però non sono di proprietà di Fondazione Fiera. Così come altri 8.400 metri quadri, di proprietà del comune di Milano.

Citroen ha un contratto d'affitto per 18 anni, stipulato nel 2014. Quindi il Milan deve convincere il gruppo Peugeot-Citroen a "sloggiare" da via Gattamelata. E non sarà una passeggiata. Ma, soprattutto, la proprietà dell'area è di Gwm Group, gestita attraverso il fondo Pegasus. Tra i soci di Gwm anche Prelios attraverso Massimo Caputi. E Prelios (con il suo Magnete) è un concorrente diretto del Milan per l'area Portello. L'area Citroen, peraltro, interessa solo al Milan: né Prelios né Vitali l'hanno inclusa nei loro progetti.

Il Milan deve dunque muoversi su un doppio fronte: garantire a Citroen una copiosa "buonuscita" e sistemare le cose con i proprietari dell'area, che sono anche avversari diretti. E Fondazione Fiera, per decidere il 25 giugno, ha chiesto ai rossoneri un documento scritto che attesti la facoltà di entrare in possesso delle aree (tutte, Citroen compresa). La società di via Aldo Rossi sarebbe pronta a sborsare 150 milioni per l'area Citroen, oltre ai 300 milioni di investimento totale per il nuovo stadio.

Poi c'è lo scoglio dei tempi di realizzazione. Al Milan occorrerebbero circa sette anni. Fondazione Fiera vorrebbe "guadagnarci" il più presto possibile. Prelios e Vitali garantirebbero guadagni sicuramente inferiori a quelli del nuovo stadio, ma in tempi decisamente più brevi. La "telenovela" continua.

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