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La comunità islamica pronta a denunciare la Santanchè

La comunità musulmana pronta a denunciare Daniela Santanchè per turbativa di funzione religiosa autorizzata. Abdel Hamid Shaari, numero uno della comunità, pronto a raccogliere le testimonianze delle donne a cui l’ex parlamentare avrebbe strappato il velo

Abdel Hamid Shaari, presidente dell'Istituto culturale islamico di viale Jenner di Milano, si dice pronto a denunciare Daniela Santanchè: “Questa mattina siamo andati alla Questura di Milano per fornire la nostra versione dei fatti. Poi la denunceremo”.

Shaari ha anche raccontato di essere pronto con il suo legale a raccogliere le deposizioni delle donne “sono state aggredite dalla signora Santanché e dai suoi amici, nel tentativo di strappare il burqa. Le testimonianze verranno depositate alla Procura”.

Secondo la comunità musulmana infatti, l’ex onorevole si sarebbe presentato alla festa per la fine di Ramadan e avrebbe tentato di strappare ad alcune delle donne presenti il loro velo o il loro burqa. Dal canto suo la Santanchè dice di essere stata li a manifestare pacificamente per le donne e di aver ricevuto uno spintone e diversi insulti da alcuni membri della comunità.

“La signora Santanché non era sola. La verità è che lei per quaranta minuti ha fatto scorribande con i suoi scagnozzi e per questo la denunceremo per turbativa di funzione religiosa autorizzata.  Rimane comunque il fatto che se qualcuno ha fatto qualcosa contro la Santanché, come lei dice, è giusto che paghi. Ma la procura farà il suo lavoro, raccogliendo tutti i filmati e le testimonianze della Digos, e allora si vedrà chi ha ragione” ha aggiunge Shari.

Aggiornato alle 16.51 del 21 settembre


L'ex onorevole Santanchè, protagonista ieri di un diverbio acceso con alcuni rappresentanti della comunità musulmana, dice di avere paura ma “vado avanti lo stesso”. 

Il leader del Movimento per l’Italia ha denunciato ieri di aver subito un’aggressione da parte di un uomo musulmano, mentre protestava contro il burqa alle donne davanti alla festa per la fine di Ramadan alla Fabbrica del Vapore. La signora Santanchè, secondo alcune testimonianze, avrebbe scatenato l’ira delle donne islamiche presenti all’evento, cercando di strappare dalle loro teste i veli.

“Tutti hanno visto chi c'era ieri alla manifestazione e non credo che sia giusto che io debba sentirmi dire da dei delinquenti che sono bugiarda. Se c'é ancora qualcuno che non ha capito che la vicenda di Sanaa (nda: la ragazza morta a Pordenone, accoltellata dal padre) è alla base della filosofia del burqa, se c'é ancora qualcuno che non ha capito che il burqa non è un simbolo religioso ma di oppressione, si accomodi pure. Io porto avanti la mia battaglia” ha concluso l’ex onorevole.

E anche Borghezio, esponente lombardo della Lega, punta il dito contro la comunità musulmana: “é di una gravità eccezionale, tanto più grave in quanto colpisce una persona impegnata anche nella difesa dei diritti delle donne musulmane in Italia”. L’eruodeputato ha proseguito sottolineando la sua stima nei confronti della Santanchè: “Il coraggio dimostrato in moltissime occasioni da questa brillante esponente politica ha evidentemente suscitato l'odio fanatico degli estremisti islamici presenti nel nostro Paese in misura più che preoccupante. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso: le competenti autorità devono provvedere urgentemente al controllo e all'espulsione di tutti gli estremisti islamici che, sia a parole sia con i fatti, testimoniano una radicale avversione verso le nostra civiltà e verso il nostro ordinamento giuridico” ha scritto in una nota.
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